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inline hockey

Il Sayaluca spreca, tutti alla bella!

Foto – © Mauricette Schnider

Difficile, se non impossibile, trovare le parole giuste per descrivere quello che è successo domenica scorsa nel Palamondo di Cadempino. L’inline hockey è uno sport ricco di sorprese e la sua imprevedibilità può portarti dalle stalle alle stelle in un batter d’occhio… o viceversa. Sull’1 a 1 nella serie di finale di campionato svizzero contro il Rossemaioson, il Sayaluca ha dominato gara 3. Solo nel primo tempo gli ospiti giurassiani si sono resi più pericolosi dei ticinesi, ma un ottimo Noham Demarta tra i pali ha compiuto quei piccoli miracoli fondamentali in queste partite. Il giovane portierino ha brillantemente sostituito Stefano Brazzola infortunatosi in gara 2. Più convinti e grintosi, i luganesi hanno punito ogni distrazione ospite con i vari Alessandro Spinetti, Christian e Alain Didier, Davide Sundermann e il capitan Andrea Brazzola. Al sessantesimo il pubblico di casa ha potuto festeggiare un 8 a 5, che rifletteva bene i valori in campo. Dunque, domenica, primo match ball in questa serie al meglio delle 5 partite. Contratti e forse un po’ impauriti, gli uomini i di Renzo Ricci hanno faticato ad entrare in partita, mentre i fortissimi giurassiani ne approfittavano per portarsi avanti per 2 a 0. Provvidenziale la rete di Raffaele Meli a 1 secondo dalla prima pausa, che ha poi lanciato il tempo centrale, in cui Marcel Raggi e Marcel Muri hanno inchiodato il punteggio sul 3 a 3. Nell’ultimo periodo dei tempi regolamentari, il Sayaluca è apparso più fresco e motivato. Secondo logica, al 44esimo è arrivato il 4 a 3 di Raffaele Meli, che ha lasciato partire un tiro violentissimo. Al cinquantesimo, il colpo di scena. Dopo uno scontro fortuito nella difesa del Rossemaison, un giocatore giurassiano rimane a terra, mentre pochi secondi dopo i luganesi insaccano il 5 a 3. Veementi, le proteste, da parte degli ospiti, che alla fine riescono a convincere gli arbitri, i quali annullano la rete. Un errore arbitrale, visto che fallo sicuramente non c’era, ma sarebbe stato corretto interrompere il gioco prima di aspettare l’esito dell’azione, poi risultata in favore del Sayaluca. Ambiente incandescente in un Palamondo che non vuole darsi pace, ma che ancora non sapeva che questo episodio sarebbe stato assolutamente ininfluente ai fini del risultato. Infatti, passano 6 minuti e Alain Didier trafigge il portiere Huber per il 5 a 3, questa volta convalidato, a soli 3.34 dalla fine. Non passano neppure 3 secondi e sull’ingaggio un tiro innocuo viene deviato imparabilmente dietro le spalle di Demarta per il 5 a 4. A quel punto il Rossemaison comincia a spingere sul serio e a 2 minuti dal termine toglie il portiere. Invece di aggredire e “mangiarsi” la pallina, il Sayaluca si chiude in difesa troppo passivamente per subire il 5 a 5 a 1 minuto e 20 dal sessantesimo. Tutto da rifare, ma adesso il vento in poppa ce l’hanno gli ospiti, che a 18 secondi dal termine infilano anche il 6 a 5, che infrange, almeno per ora, i sogni di gloria del Sayaluca. Surreale, l’ambiente in pista all’ultima sirena, con da una parte il Rossemaison che festeggia per essere tornato dagli inferi, dall’altra il Sayaluca frastornato e un pubblico che non capisce cosa sia successo. “C’è rammarico e delusione, siamo stati ingenui” ammette coach Ricci. 2 a 2 in questa serie che con un pizzico di fortuna in più poteva già essere chiusa sul 3 a 0 per il Sayaluca. Invece, sabato 15 novembre alle 17.00, il Forum Biwi di Rossemaison farà da teatro per la partita che vale il titolo di campione svizzero 2025. Dopo una sconfitta così bruciante non è facile risollevarsi o vedere il bicchiere mezzo pieno, ma per tutti gli addetti ai lavori è palese che il Sayaluca è la squadra più forte e solo la freddezza e l’esperienza del Rossemaison sono riuscite a ribaltare una situazione disperata. Insomma, i luganesi hanno qualche giorno di tempo per cancellare la sconfitta, rimboccarsi le maniche e tornare per l’ultima volta a Rossemaison con la stessa convinzione e passione che li ha visti dominare i playoff.  

Simon Majek 

 

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