Foto – © Mauricette Schnider
L’inline hockey vive per la passione, lo spettacolo e le sorprese a cui ogni fine settimana abbiamo la fortuna di poter assistere. Dopo una lunga serie di sconfitte piuttosto nette contro i cugini del Malcantone, sabato scorso, in gara 1 delle semifinali per il titolo di campione svizzero, il Sayaluca è riuscito a ribaltare il pronostico, vincendo ai supplementari per 5 a 4.
Sulla pista esterna e fredda di Cassina d’Agno, i padroni di casa hanno subito messo il turbo riuscendo ad andare in vantaggio con i fratelli Briccola in superiorità numerica. A mettere la chiesa in mezzo al villaggio ci ha pensato l’ex di turno, Alessandro Spinetti, ancora nel primo tempo. La seconda frazione di gioco è stata decisamente più ermetica e disciplinata con una rete per parte firmata Carlo Briccola per il Malcantone e Davide Sundermann per il Sayaluca. A rompere l’equilibrio e portare in vantaggio per la prima volta il Sayaluca è stata la stoccata di Matteo Kaufmann, sempre sul pezzo nei momenti importanti. Ecco allora che Marcel Raggi incappa in due penalità, sfruttate in modo spietato da Axel Leone e Franco Briccola, che riportano a +1 gli uomini di Kevin Schuler. Ma non doveva finire così. Al 55esimo, Christian Didier, reduce da una stagione complicata, ha trafitto il portiere Burri per il 4 a 4. Tutti ai supplementari, dove a rischiare di più è il Malcantone, che riesce a superare indenne due inferiorità numeriche. Ma gli eroi sono tali perché capaci di riemergere dai propri tetri labirinti cerebrali, in grado di forgiarne il carattere per poi diventare decisivi. È quello che è successo a Marcel Raggi, che dopo aver rischiato di essere il protagonista negativo di gara 1, al 75esimo minuto, è stato velocissimo a mettere in rete una ribattuta sul tiro del sempreverde Marcel Muri. 5 a 4 e i tifosi del Sayaluca in visibilio per aver stravolto un pronostico che sembrava di ferro. “Ha vinto chi la voleva di più” convinto il coach del Sayaluca, Renzo Ricci “loro sono stati bravi a sfruttare le superiorità numeriche”. Naturalmente, la serie è tutt’altro che conclusa. Sabato 25 ottobre alle 17.00 al Palamondo di Cadempino è atteso il pienone per “La partita” dell’anno. Il Malcantone deve vincere per costringere i luganesi alla bella domenica nuovamente a Cassina d’Agno, ma per ora il coach Kevin Schuler si limita a prendere atto della sconfitta in un comprensibile silenzio stampa. Quale unica squadra in LNA che è riuscita a vincere su tutte le piste coperte della Svizzera, il Malcantone ha già dimostrato di dominare anche all’interno. In mentalità playoff, Davide Sundermann, uno dei protagonisti del break del Sayaluca: “Belle queste battaglie, giocherei solo queste!”
Nell’altra semifinale il Rossemaison è riuscito a superare il Givisiez, realizzando la rete della vittoria a 9 secondi dal termine. Anche qui gara 2 promette scintille.
I Rangers di Lugano sono riusciti a ribaltare i playout contro la retrocessione in seconda lega. Dopo aver pareggiato la serie con due vittorie convincenti sulla pista di Pregassona, gli uomini di Tommaso Pedrazzini, tornato al timone dei suoi Rangers, hanno conquistato la “bella” nuovamente sulla pista del Lèchelles. Dopo aver dominato il primo tempo ed essere passati in vantaggio con Pablo Gottardi, i ticinesi hanno lasciato sfilare i friborghesi nel secondo. Un’invenzione di Luca Hunziker ha permesso di cominciare il terzo tempo in perfetta parità. Comprensibile il nervosismo e la grande tensione che ha caratterizzato gli ultimi 20 minuti di questa serie senza esclusione di colpi. Con un uomo in più ci ha pensato Mattia Cattaneo a realizzare il 3 a 2 sinonimo di retrocessione per il Lèchelles II e decisione rinviata allo spareggio contro il Rossemaison III per i Rangers. “La fortuna ci ha sorriso” ammette con un sospiro di sollievo coach Pedrazzini, “facciamo sempre fatica a concretizzare”.
Sabato 25 ottobre alle 16.30 nel Palazzetto di Rossemaison, i Rangers saranno impegnati per gara 1 di una serie al meglio delle 3 partite. “Vogliamo vincere lo spareggio e archiviare questa stagione tribolata” conclude Pedrazzini.
Delusione e sconforto per i veterani di Paradiso e Capolago, che lo scorso fine settimana sulla pista di Givisiez, hanno tentato senza successo di conquistare il titolo di campione svizzero. Nonostante le premesse fossero buone, sia Paradiso che Capolago hanno mancato l’entrata in materia della propria semifinale, che li ha visti passare rapidamente in svantaggio rispettivamente contro Wiggertal, campione 2024 e Twann. Più concreti, intelligenti e tatticamente superiori, i transalpini sono così riusciti a qualificarsi per la finalissima, poi vinta nettamente dal Wiggertal di Oliver Schrämmli, mentre ai ticinesi è rimasta una finalina amara, che solo i momò hanno onorato veramente, meritandosi il terzo posto. Per il Paradiso Tigers-Yankee sono due sconfitte consecutive dopo una serie impressionante di 25 vittorie. Ciononostante, il factotum degli Yankees, Massimo Crivelli, si dice molto soddisfatto: “siamo campioni ticinesi, la squadra è unita e siamo sempre in tanti agli allenamenti. Non è una sconfitta a cambiare le cose. Con Luca Ferrari e tutti i Tigers di Paradiso abbiamo lavorato bene, creando molto entusiasmo e non potrei esserne più felice!”
Il “leader maximum” tiene a citare quei giocatori che quest’anno hanno fatto un grande salto di qualità: Luciano Annibale, Alain Pasquali e Patrick Steib.
Da notare che un’allegra delegazione dei Tigers ha seguito i veterani in trasferta per tutto il fine settimana, a dimostrare l’attaccamento e l’affetto che contraddistingue questa bellissima realtà di skater hockey chiamata Paradiso.
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Simon Majek
