(nella foto: Tadej Pogacar – ©Wikipedia.org)
A Kigali non c’è stata storia: Tadej Pogacar ha dominato la prova in linea dei Mondiali di ciclismo su strada in Ruanda, conquistando la seconda maglia iridata consecutiva con un assolo impressionante.
La gara si è accesa sin dalle prime tornate: attacchi continui, gruppo spezzato e un drappello di sette corridori in avanscoperta, con rappresentanti di Olanda, Danimarca, Portogallo, Svizzera, Francia, Germania e Spagna. Ma l’equilibrio è durato poco. Quando la strada ha puntato verso il Mont Kigali, Pogacar ha preso il comando e imposto un ritmo impossibile da sostenere.
Remco Evenepoel ha provato a resistere, salvo alzare bandiera bianca per non saltare. Juan Ayuso e Isaac del Toro, compagno di squadra e ultimo ad arrendersi, sono stati progressivamente staccati. A sessanta chilometri dal traguardo Pogacar era già solo. Da lì in avanti la corsa si è trasformata in una lunga passerella: quattro giri in solitaria, nessun rischio, solo gestione e la certezza del trionfo.
Alle sue spalle, Evenepoel si è ripreso dopo due cambi bici e si è messo al collo una medaglia d’argento di grande valore, seppur a oltre un minuto dal vincitore. Il bronzo è andato all’irlandese Ben Healy, che ha distanziato Mattias Skjelmose negli ultimi tratti della corsa.
