Foto – © Lugano Sharks
Lugano Sharks è lieta e onorata di presentare Roberto Consiglio, il nuovo allenatore delle squadre giovanili a partire dalla stagione 2025-2026.
Roberto Consiglio, classe 1962, è attivo nella pallanuoto da ormai 50 anni, prima come giocatore, in seguito come allenatore e dirigente. Genovese di nascita, ha giocato ai massimi livelli in tutte le serie dei campionati italiani: 2 stagioni in Serie A1, 2 in Serie A, 5 in Serie A2, 3 in Serie B e 5 in Serie C. Tra i suoi successi da giocatore, spiccano il Campionato italiano juniores 1981 e il titolo di Campione europeo Under 20 nel 1982.
Nel ruolo di allenatore, Roberto Consiglio ha guidato squadre italiane in Serie A2, Serie B e Serie C, sia maschili, sia femminili. Inoltre, ha ricoperto ruoli dirigenziali in diverse squadre della vicina Penisola in Serie B e in Serie A1
Roberto ha a cuore soprattutto i ragazzi che iniziano con lo sport della pallanuoto. Il suo obiettivo è di trasmettere ai giovani la passione e l’entusiasmo che hanno guidato egli stesso in questi 50 anni di attività. Si sa, la pallanuoto è uno sport duro e se non è accompagnato da una buona dose di passione, ma anche di sacrificio, è facile che ci si demoralizzi e che si abbandoni presto. Roberto Consiglio vuole motivare i ragazzi a continuare in questo sport che richiede tanto, ma che sa anche dare altrettanto.
Un paio di anni fa, Roberto Consiglio, è riuscito a organizzare nella sua città natale un campo estivo per la pratica della pallanuoto per ragazzi provenienti da alcune aree difficili di Genova. Il progetto doveva inizialmente chiamarsi Crêuza de mä, come la famosa canzone in dialetto genovese dell’indimenticato cantautore Fabrizio De André, ma alla fine il progetto ha preso il nome di Aquagoal. Lo scopo era di togliere dalla strada ragazzi con problemi sociali e di iniziarli allo sport. Roberto Consiglio è convinto che lo sport deve assumere un ruolo sociale, soprattutto nei confronti dei ragazzi. Attraverso l’attività sportiva i giovani imparano a stare insieme, a rispettare regole e compagni, a condividere successi e delusioni. Lo sport diventa allora un laboratorio di cittadinanza attiva, in cui si coltivano valori come la solidarietà, l’inclusione e il senso di responsabilità collettiva.
È il momento di intraprendere insieme una strada di soddisfazione e successi.