(nella foto: Juan Carlos Trujillo – © Filippo Zanovello)
Il Bellinzona fatica a ingranare in Challenge League. L’ultimo match casalingo, chiuso sull’1-1 contro il neopromosso Rapperswil, ha confermato le difficoltà della squadra nel concretizzare le occasioni e nel trovare continuità. La prestazione ha lasciato i tifosi delusi e la scarsa affluenza – appena 345 spettatori – sottolinea quanto sia necessario recuperare entusiasmo e fiducia intorno al club.
Fuori dal campo, però, il club vive una fase di rinnovamento. Il nuovo proprietario, Juan Carlos Trujillo, ha delineato un progetto ambizioso: valorizzare i giovani del territorio, rafforzare il settore giovanile e riportare il Bellinzona a competere ai vertici del calcio svizzero. Trujillo non promette miracoli, ma punta a costruire un percorso solido e sostenibile, con investimenti concreti e strategie chiare, mirando al ritorno in Super League entro pochi anni.
A guidare la squadra c’è l’allenatore colombiano Jersson González, chiamato a trasformare una rosa giovane e in costruzione in un gruppo competitivo. L’esperienza internazionale del tecnico rappresenta un valore aggiunto, capace di integrare le peculiarità del calcio svizzero con idee nuove e metodologie moderne.
Il progetto del club va oltre il campo: Trujillo vuole far tornare il Bellinzona protagonista, restituendo entusiasmo alla città e ai tifosi. Il settore giovanile diventa la base su cui costruire il futuro della squadra, mentre la prima squadra dovrà dimostrare sul campo ambizione e carattere. La strada è lunga, ma il nuovo corso granata ha le idee chiare: trasformare un momento difficile in una rinascita concreta.