(nella foto: Xherdan Shaqiri – © FC Lugano)
Il Basilea si prende la scena nella seconda giornata del Championship Group e fa un passo decisivo verso la conquista del titolo svizzero. A Cornaredo, i renani hanno superato il Lugano con un netto e perentorio 5-2, confermandosi squadra in stato di grazia e affondando un Lugano irriconoscibile nel secondo tempo.
E pensare che, dopo i primi 45 minuti, la sfida sembrava ancora in equilibrio: 1-1 all’intervallo e partita tutto sommato aperta. Ma l’espulsione di Ajeti al 42′, che ha lasciato i rossoblù in dieci uomini, ha rappresentato la svolta psicologica e tattica del match. Da quel momento, la formazione ticinese si è progressivamente spenta, consegnando il controllo del campo a un Basilea spietato.
La ripresa è stata un autentico monologo renano, guidato da un irresistibile Xherdan Shaqiri, protagonista assoluto con una tripletta tra il 48’ e il 60’. A completare l’opera, il gol di Leroy che ha messo il sigillo su una prestazione corale di altissimo livello. Il rigore trasformato da Grgic al 70’ è servito solo a rendere meno pesante il passivo per i padroni di casa, che hanno mostrato evidenti difficoltà a reagire, sia sul piano mentale che su quello fisico.
Per il Basilea si tratta di una vittoria pesantissima: il distacco in classifica si fa ora quasi incolmabile per le inseguitrici, e la matematica potrebbe già arrivare nella prossime ore a sancire un titolo ormai solo da festeggiare. Per il Lugano, invece, resta l’amarezza per una prestazione al di sotto delle aspettative, soprattutto dopo un primo tempo giocato con discreta personalità.