
È stata una partita assolutamente folle dall’epilogo pazzesco, quella tra la neopromossa Capolago e la capolista Courroux. Dopo un primo tempo guardingo, i Flyers sono esplosi nel periodo centrale portandosi al secondo riposo avanti per 8 a 2. “Siamo partiti alla grande, con fiato, gambe e testa” mi spiega Thomas Felappi, bandiera di questo rampante Capolago “verso la fine del secondo tempo è cominciata a mancare la lucidità e ci siamo disuniti”. In un ambiente surreale, per la situazione alquanto improbabile, ma fino a quel punto assolutamente meritata, gli ospiti del Courroux si sono tutto d’un tratto ricordati di essere gli indiscussi dominatori del campionato di LNB e approfittando del netto calo dei padroni di casa hanno dato il La ad una delle rimonte più incredibili della storia di questo sport. Dopo il 9 e poi 10 a 3 firmato rispettivamente da capitan Perni e Felappi, gli ospiti giurassiani hanno realizzato 7 reti in 10 minuti, agguantando il pareggio a 45 secondi dall’ultima sirena. Incredulo, il pubblico ha dovuto attendere i rigori per vedere nuovamente esultare i propri beniamini, che grazie alle reti di Alex Bernasconi e Noé Rossetti e Gabriel Crivelli tra i pali a chiudere la saracinesca hanno conquistato due punti. Un punto gettato alle ortiche in malo modo, ma resta comunque la “consolazione” di aver battuto la capolista e confermato una miniserie di tre vittorie di fila, che sabato 29 giugno alle 16.00 sulla pista dell’Oensingen potrebbe andare a quattro. In caso di vittoria il Capolago, attualmente settimo, potrebbe allontanarsi definitivamente dall’insidiosa zona playout e centrare così il primo obiettivo stagionale: la salvezza. Ma non si poteva giocare così sin dall’inizio? “La stagione è cominciata maluccio perché abbiamo avuto bisogno di tempo per integrare i nuovi giocatori in arrivo dal Sayaluca II” conclude Felappi. Situazione pericolosa, invece, per il Novaggio, ormai ottavo, che dopo la pausa estiva dovrà andare a punti per non sprofondare negli abissi della retrocessione.
In LNA, tutto facile per il Sayaluca, che tra le mura del Palamondo ha dominato in lungo e in largo l’intera partita contro l’Avenches, che dal canto suo si è chiuso a riccio sin dai primi minuti. Un atteggiamento remissivo che non è piaciuto nemmeno a coach Renzo Ricci: “È come giocare un powerplay di 60 minuti. Odioso e brutto. Vuoi solo che finisca in fretta”. In rete un po’ tutti e nella noia generale la sirena finale ha mandato a casa i vodesi sul punteggio di 11 a 4. Sabato 29 giugno alle 18.00 il Sayaluca sarà impegnato sulla pista del Givisiez, compagine che darà sicuramente molto filo da torcere a capitan Fabiano Santoro e compagni. Dopo un inizio di campionato particolarmente difficile, i friborghesi hanno perso una sola volta nelle ultime 11 partite.
Nei quarti di coppa Svizzera il Malcantone di Kevin Schuler non ha sottovalutato la mina vagante Rossemaison II. “È giusto avere rispetto dell’avversario, ma dopo 10 minuti la partita era indirizzata” ammette coach Schuler. Dopo il 7 a 1 del primo tempo, il coach del Malcantone ne ha approfittato per far giocare quei giocatori che hanno giocato meno durante gli europei e tenere a riposo quelli acciaccati. Senza argomenti, i giurassiani si congedano dalla coppa Svizzera sul punteggio di 15 a 1. Sabato 29 giugno alle 17.00 il Malcantone sarà impegnato sulla pista dell’Avenches, per l’ultima fatica prima della pausa estiva. “L’Avenches deve fare punti per togliersi il La Tour, noi vogliamo restare aggrappati alle prime due” motivato coach Schuler.
In prima lega si conclude con due sconfitte la prima parte della stagione del Malcantone II, che ormai può solo puntare sui playout contro la retrocessione in seconda. Una stagione ovviamente difficile per la neopromossa, complicata ulteriormente dagli infortuni e dalle assenze di peso. L’importante è non mollare e combattere per salvare il posto in prima lega. Vanno in pausa con un sorriso i Rangers di Lugano, che venerdì sono riusciti ad espugnare la Tigers arena di Paradiso. Avanti per 10 a 4 nel terzo tempo, le solite difficoltà relative al chiudere le partite hanno permesso ai tigrotti di accennare un recupero, spentosi al sessantesimo sul 10 a 7. Domenica, davanti al pubblico di casa, i Rangers hanno raccolto altri tre punti fondamentali vincendo per 7 a 4 contro il Gersau. Con 20 punti in 13 partite, i Rangers sembrano essere l’unica ticinese in grado di puntare ai playoff. “Onestamente speravo in qualche punto in più. Le sconfitte subite in casa fanno male” ammette coach Tommaso Pedrazzini, che conscio del valore della sua rosa conclude con un perentorio “se non raggiungiamo i playoff, la stagione sarà da considerarsi un fallimento”.
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Simon Majek
