Il Biasca lotta ma esce sconfitto da gara 2. Diessbach a un passo dal titolo.
Atmosfera incandescente per gara 2 al Palaroller che, sebbene in concomitanza con l’atteso incontro Svizzera – Canada ai Mondiali di Riga, straripava di tifosi in maglia viola. Ad aprire simbolicamente la partita un ospite d’eccezione, Alberto Orlandi; leggenda della disciplina e uno di famiglia alle latitudini di Biasca. Sotto la sua guida e proprio contro il Diessbach i rivieraschi hanno conquistato il titolo di Campioni svizzeri nella stagione 18/19 e a giudicare da alcune smorfie sui volti dei giocatori avversari il ricordo di Orlandi è ancora ben vivido anche oltre Gottardo.
Assente per i Seeländer Björn Schmid (sospeso per il rosso rimediato all’andata) mentre ha invece fatto ritorno in panchina, anche se mai impiegato, il difensore Alberto Garcia. Il veterano sarà verosimilmente a completa disposizione per gara 3. Rientro importante anche per la formazione locale, che ha potuto disporre nuovamente di Ivan Ruggiero.
A differenza di gara 1 i bernesi hanno optato per un approccio meno offensivo, restando compatti nelle retrovie e chiudendo ai padroni di casa gli spazi davanti a Carlos Silva. L’inizio del confronto ha tuttavia visto Saez e compagni generare più traffico sottoporta senza però trovare la via del gol. Anche il Diessbach ha faticato ad impostare delle trame pulite e la prima marcatura è giunta quando i direttori di gara hanno concesso un rigore per un fallo ravvisato in area di porta. Letale dal dischetto il solito Kissling per il vantaggio ospite. Il Biasca non si è fatto scoraggiare e ha proseguito a spron battuto alla ricerca del pareggio, ma a scaldare gli animi di giocatori e tifosi è stata la rete del raddoppio a soli 11 secondi dalla prima sirena, quando Pol Perpiñan ha innescato un 2 contro 1 dopo aver messo a terra con uno spintone Camillo Boll. Vane le proteste indirizzate alla coppia arbitrale che hanno così condannato i padroni di casa ad andare alla pausa sotto di due misure. I viola non sembrano aver scontato il debito con la sfortuna e la sorte gli ripropone un tiro mancino in entrata del secondo periodo: la rete del 3:0 assegnata a Lorenzo Rui è stata infatti accompagnata in porta dagli stessi giocatori del Biasca accorsi in difesa per sventare l’azione. La rincorsa si fa disperata ma viene alimentata dal superamento di 2 minuti in boxplay e, al 38esimo, dal gol della bandiera: nello scontro dal dischetto tra capitani Piwi non è da meno a Kissling e può celebrare il ritorno in pista con una rete sotto la Curva Est. Il vantaggio di due reti è stato abilmente gestito dai giocatori bernesi che nei minuti conclusivi sono rimasti sul filo del rasoio con 9 falli di squadra, mettendo in cassaforte la seconda gara della serie grazie al solito quintetto di movimento – Kissling, Rui, Dysli, Wyss, e Perpiñan. Il Biasca ha dal canto suo giostrato con una rosa profonda e più cambi, ma né il gioco fisico né l’alto minutaggio nei pattini sono bastati a piegare il Diessbach.
La strada per riportare il titolo a Biasca è ora decisamente in salita e sulla già ostica trasferta di gara 3 grava il peso dei due match ball conquistati da Kissling e compagni. La partita di sabato ha però evidenziato ancora una volta come bastino dei piccoli episodi per cambiare le sorti di un confronto e agli uomini di Pezzatti non manca certo la fame di rivalsa.