
Il Biasca non ce l’ha fatta. Con le spalle al muro, costretto a vincere gara due dei playoff per sperare di rimandare il tutto alla sfida decisiva, la squadra ticinese ha subìto seconda sconfitta in questi playoff.
Esattamente come una settimana fa l’avvio di partita ha sorriso ai bernesi e solo la bravura di Figueiredo ha permesso ai biaschesi di restare sullo 0-0. Gli ospiti passano però a condurre dopo dieci minuti quando una potente conclusione di Lorenzo Rui supera il portiere del Biasca coperto da un compagno.
I padroni di casa provano a reagire e si creano due ottime occasioni in contropiede, ma sia Saez sia Ruggiero non riescono a trovare la rete del pareggio. Il Diessbach potrebbe poi raddoppiare se non fosse che Figueiredo si rivela, ancora una volta, il migliore dei suoi tenendo il punteggio sull’1-0.
La partita sembra bloccata ma Devittori, ben imbeccato da Saez, inventa la rete del pareggio superando il portiere con una bella finta. Il primo tempo termina quindi in parità, con però i ticinesi già a quota nove falli contro i quattro degli avversari.
Il Biasca è quindi costretto ad affrontare tutta la ripresa con la spada di Damocle del decimo fallo di squadra, ma ciò non gli impedisce di trovare il vantaggio grazie ad un tiro dalla distanza di Ruggiero, il quale sfrutta il traffico davanti al portiere. Il pareggio ospite arriva proprio con il decimo fallo di squadra dei locali. Kissling si conferma implacabile dal dischetto e firma il 2-2. A tre minuti dal termine arriva il definitivo vantaggio ospite con Wyss che finalizza al meglio una ripartenza che vale il 3-2.
La rete scatena tutta la frustrazione dei padroni di casa, penalizzati in precedenza da un paio di decisioni molto dubbie e la partita sfugge di mano agli arbitri.
Si potrebbe sindacare sul motivo che ha visto assegnare a due arbitri inesperti una partita tanto delicata, questo non giustifica però il fatto che negli ultimi minuti succede di tutto e di più e si vedono scene, in particolare tra il pubblico, che non si vorrebbero mai vedere nello sport. Si dice che i campioni si riconoscono nel momento della sconfitta, in questo caso c’è sicuramente ancora molta strada da fare.
Si conclude così nel peggiore dei modi, non tanto per la sconfitta ma per gli strascichi che ne sono seguiti, una stagione che ha comunque avuto dei punti positivi per il Biasca. In primis il fatto stesso di essersi potuta concludere regolarmente, dopo due anni condizionati dalla pandemia. Non da ultimo vi è poi la stabilità portata dal progetto che “ruota attorno” a Pablo Saez che molto ha fatto e continuerà a fare nell’immediato futuro, soprattutto per i giovani e i giovanissimi che si cimentano con il Roller.
Il Diessbach attende ora di sapere quale sarà lo sfidante per il titolo di campione svizzero. L’altra semifinale andrà infatti “alla bella” dato che questa volta è stato il Ginevra a imporsi ai supplementari pareggiando la serie sull’1-1.