Seconda trasferta consecutiva, seconda sconfitta. La SAV Vacallo è tornata senza punti dall’Esplanade di Bienne, casa del Centro Nazionale del Basket Svizzero. A imporsi per 96-76 è stata infatti la squadra composta dai migliori prospetti della pallacanestro elvetica tra i 15 e i 19 anni, giunta così alla seconda vittoria in quattro gare.
I giallo-verdi hanno pagato soprattutto la differenza di centimetri, con gli avversari bravi a sfruttare il vantaggio fisico negli uno contro uno. I momò, però, hanno saputo reagire in alcuni momenti del confronto, recuperando un pesante svantaggio iniziale fino a portarsi sul -4. Successivamente, le difficoltà nelle rotazioni dei lunghi hanno inciso nuovamente: il quasi trentasettenne Filippo Tagliabue, al momento, non ha ancora la condizione per restare sul parquet oltre i trenta minuti, mentre Gianluca Girolimetto (problema alla caviglia) resta indisponibile fino a nuovo avviso. Spazio quindi per Gabriele Pozzoli, centro classe 2008, autore di 4 punti, un rimbalzo e una stoppata in 5’14”.
Nonostante la sconfitta, la SAV mantiene il quinto posto in classifica, ma domenica arriverà una sfida ancora più impegnativa: al Palapenz farà visita il Vevey-Lavaux Riviera, formazione nata dalla fusione tra gli avversari della SAV nell’ultima finale di Prima Lega Nazionale, il Vevey Riviera Basket, e l’Union Lavaux Riviera Basket, penultima della scorsa stagione di LNB. Il roster è composto prevalentemente da elementi provenienti dal settore Vevey, tra cui gli statunitensi Nicholas Henry e Dakota Gillespie, rispettivamente primo e terzo miglior marcatore della lega (in mezzo il ticinese Daniel Andjelkovic dei Lugano Tigers U23).
Una partita tutt’altro che semplice. Lo sanno i giocatori, lo sa coach Marco Rota e lo sa anche il suo vice, Luigi Paduano, scelto per sostituire Federico Naletto. Nei primi due mesi il 45enne italiano ha avuto modo di ambientarsi e conoscere il movimento cestistico svizzero.
«L’ambiente è molto friendly, come nella maggior parte delle società con cui ho collaborato. Si percepisce che Vacallo ha una storia importante ed è circondata da persone che desiderano far parte di una società dal passato glorioso, ma che sta provando a costruire qualcosa di nuovo. Mi piace molto l’atmosfera attorno alla prima squadra, ma anche ciò che ruota attorno al settore giovanile e al minibasket, davvero molto coinvolgente.»
Fondamentale, per il bene del gruppo, anche il rapporto con coach Rota. «Con Marco ci conosciamo da tanti anni e ci siamo sempre confrontati sulla nostra passione per la pallacanestro, anche se non avevamo mai lavorato insieme. Quest’estate, sapendo che ero senza squadra, mi ha coinvolto nel progetto SAV. Ci siamo trovati immediatamente in sintonia, condividiamo praticamente le stesse idee di basket. Dopo una breve fase di assestamento, ora stiamo lavorando molto bene insieme» conclude Paduano.