Quattro tempi da 30 minuti, tante rotazioni, assenze pesanti e caldo estivo: l’amichevole tra Lugano e Thun a Balerna era più un laboratorio che un vero e proprio banco di prova. Eppure, dal 4-2 finale in favore dei bernesi, qualche spunto interessante è emerso per mister Croci-Torti.
L’avvio dei bianconeri è stato tutt’altro che incoraggiante. Troppa imprecisione, soprattutto nella costruzione dal basso, ha favorito la pressione alta del Thun, che ha approfittato delle disattenzioni e ha chiuso il primo segmento già sul 3-1. Il gol del Lugano è arrivato da una buona azione sulla fascia sinistra, ma si è trattato di un’autorete.
Col passare dei minuti la squadra ticinese ha trovato maggiore equilibrio, iniziando a creare gioco e occasioni. Nella terza frazione è arrivato il miglior momento del Lugano, culminato con il bel gol di Koutsias, frutto di una giocata individuale di qualità. Le gambe, però, hanno cominciato a pesare nell’ultima parte e il Thun ha chiuso la sfida con la quarta rete, complice anche un po’ di stanchezza.
Una sconfitta che non deve preoccupare: in questo tipo di test, conta più la crescita che il risultato. E se l’inizio è stato da rivedere, la reazione vista nella seconda parte lascia ben sperare in vista del debutto in Super League, proprio contro il Thun.