Roman Josi ha finalmente chiarito i motivi della sua assenza prolungata dal ghiaccio. Il difensore svizzero dei Nashville Predators ha rivelato di soffrire di sindrome da tachicardia posturale ortostatica (POTS), una condizione che gli ha provocato forti malesseri negli ultimi mesi.
«Mi sentivo sempre spossato, con continui mal di testa. Pensavo si trattasse di una commozione cerebrale», ha spiegato al Blick. Gli esami neurologici effettuati a Denver hanno escluso danni al cervello, indirizzando la diagnosi verso una disfunzione del sistema nervoso autonomo.
Dopo l’avvio di una nuova cura otto settimane fa, il capitano della Svizzera ha ritrovato fiducia: «Sto meglio, presto tornerò competitivo sia in NHL che con la Nazionale».