Andrea Kimi Antonelli compie la prima vera grande impresa della sua carriera in Formula Uno e conquista la pole position per la Sprint del Gran Premio di Miami 2025, sesto atto della stagione. Il rookie italiano della Mercedes si è inventato un giro da fenomeno con gomme morbide nuove quando più contava, togliendosi la soddisfazione di precedere le McLaren e dimostrando un talento cristallino anche nel time-attack a soli 18 anni.
Il bolognese classe 2006 si presenterà dunque al via della Sprint di domani in Florida davanti al leader del Mondiale Oscar Piastri e all’altra macchina papaya di Lando Norris, mentre a seguire troviamo la Red Bull di un solido Max Verstappen e l’altra Mercedes di George Russell, solo quinto a tre decimi dal nuovo compagno di squadra. Ferrari deve accontentarsi del ruolo di quarta forza in campo, con Charles Leclerc 6° e Lewis Hamilton 7°.
In SQ1 arriva subito un colpo di scena con l’eliminazione della Red Bull di Tsunoda, solo 18° prendendo bandiera a scacchi prima di poter cominciare l’ultimo time-attack. Fuori anche Stroll con l’Aston Martin, Doohan con l’Alpine, Bortoleto con la Sauber e Bearman con la Haas. Molto bene Mercedes con Russell davanti ad Antonelli in 1’27″688, poi un ottimo Albon davanti a Norris e Sainz. 8° Hamilton e 10° Leclerc.
In SQ2 si continua a girare come da regolamento con la mescola media: Piastri trova subito un gran tempo e rientra ai box senza rilanciarsi per un secondo tentativo, scivolando al terzo posto dietro a Norris (1’27″1) e Verstappen. 4° un convincente Antonelli davanti alle Ferrari e a Russell. Esclusi dalla top10 Hulkenberg con la Sauber, Ocon con la Haas, Gasly con l’Alpine, Lawson con la Racing Bulls e Sainz con la Williams.
In SQ3 Verstappen è l’unico a provare due tentativi con gomme soft, mentre tutti gli altri si giocano tutto in un unico giro secco. Antonelli mette assieme un time-attack da urlo e si porta davanti a tutti in 1’26″482, battendo le McLaren di Piastri e Norris per 45 millesimi e un decimo. Quarto Verstappen con la Red Bull a due decimi e mezzo, poi Russell e le Ferrari di Leclerc e Hamilton.