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Fine settimana di Coppa Svizzera dal retrogusto amaro per il Roller Club Biasca

Sbarcata nella Final Four con due risultati soverchianti contro Wimmis e Uri, la compagine di Pezzatti e Saez ha dovuto fare i conti con un Uttigen – per l’occasione patrocinatori della manifestazione – più che mai desideroso di incamerare un prestigioso successo davanti al proprio pubblico. La contesa alla Grüeneblätz-Halle di sabato 25 marzo ha visto i ticinesi decisamente più propositivi e arrembanti. Ciononostante sono stati i bernesi a portarsi avanti al sesto minuto, sfruttando la classe di Ywes Walther – marcatore più prolifico della squadra (17 reti in RS) –, e, sotto i colpi di un pressing biaschese fattosi sempre più insistente, sono stati capaci di gestire il risicato vantaggio fino alla pausa. Ha fatto discutere l’episodio controverso al diciassettesimo minuto, che ha visto vanificato il pareggio della coppia Devittori-Bigiotti a causa di un time-out chiamato dell’Uttigen e non ravvisato dai direttori di gara. La frustrazione subentrata e l’aumento del forechecking hanno spinto gli ospiti a commettere più falli di squadra, offrendo già al 22’13’’ il tiro diretto agli avversari. Impeccabile Figueiredo nel seguire le mosse dell’attaccante e negare a Walther la doppietta personale.  

Il Biasca, tutt’altro che domo, è tornato in campo dopo la pausa con rinnovata concentrazione, dettando il ritmo del gioco e dominando gli avversari a tutto campo, ma i padroni di casa sono stati in grado di reggere l’urto grazie ad un estremo difensore in grande spolvero. Nulla ha però potuto Jean-Pierre Vizio al 44’11’’, quando i giallo-blu sono incappati nel decimo fallo di squadra: la secca conclusione di Timo Devittori ha regalato al Biasca il liberatorio 1:1. Nei 5 minuti conclusivi e nell’overtime le squadre hanno evitato di esporsi eccessivamente e l’esito del confronto è stato così decretato ai rigori. La sola marcatura di Jonathan Scheer non è bastata ad alimentare i sogni di gloria degli Oberländer, superati di misura dalle stoccate di Ruggiero e Saez. Il solido gruppo biaschese ha così sigillato meritatamente la rimonta, guadagnando l’accesso alla finale di Coppa; un traguardo che non veniva raggiunto dalla stagione 2005/2006.

Di diversa caratura il testa a testa per il titolo del giorno seguente contro il Diessbach, già confermatosi un cliente difficile in campionato. I Seeländer, a differenza dell’Uttigen, hanno dimostrato una maggiore compattezza e sono stati in grado di arginare gli slanci offensivi del Biasca. Il cinismo che ha contraddistinto molte delle prestazioni dei rivieraschi è sembrato venir meno proprio in questo frangente ed è stato anzi un Diessbach sornione a trovarne in giusta dose nei momenti critici. L’azione di disturbo del Biasca sul portatore della pallina e le marcature strette non hanno reso la vita semplice agli attaccanti del Diessbach, ma è bastata una piccola distrazione difensiva per lanciare il veterano Pascal Kissling, che a 5 minuti dalla prima sirena non ha lasciato scampo a Figueiredo con un tiro nel sette. Il vantaggio ha accompagnato i Seeländer fino alla pausa e ha permesso loro di assumere un approccio attendista anche nel secondo perido, punendo puntualmente i buchi creatisi nelle retrovie ticinesi. La posta in palio ha infatti costretto i rivieraschi ad una strenua caccia al pareggio, dando fondo a tutte le energie rimanenti e sbilanciandosi molto in avanti. L’estremo difensore Carlos Silva, che vanta un’esperienza internazionale di rilievo (ex SL Benfica), si è fatto però trovare preparato e, in assenza di un pizzico di fortuna, la compagine dei viola è stata costretta a pagare lo scotto della sterilità offensiva – n.d.a.: è la prima volta, questa stagione, che un portiere avversario riesce a registrare uno shutout contro l’RCB. Il capitano della Nazionale Kissling ha poi definitivamente spento le speranze di rimonta, siglando la doppietta su tiro diretto al decimo fallo biaschese. 

Sarà sicuramente difficile vedere il bicchiere mezzo pieno per i biaschesi nell’immediato, ma è altrettanto vero che resta ben poco tempo per piangere sul latte versato alla compagine locale, che ritornerà di scena sabato, 1° aprile, con un altro impegno importante. Al Palaroller si assisterà infatti al via della “best of five” contro il Thunerstern, con il Biasca che, essendosi qualificato secondo, gode del vantaggio casalingo. L’altra semifinale di playoff vedrà invece il Diessbach accogliere il Ginevra.

 

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